Abbiamo parlato con i proprietari di saloni e con gli hairstylist a proposito della loro vita post lockdown e su che impatto ha avuto tutto questo sul mondo dell’hairstyling.

I saloni hanno ufficialmente riaperto sotto linee guida molto restrittive e gli stylist lavorano a giornate intere per cercare di soddisfare le esigenze di tutti. Abbiamo parlato con alcuni dei proprietari di saloni e con degli stylist a proposito dell’impatto del lockdown su di loro e in che modo la “nuova normalità” ha cambiato il loro mondo.

 

Heffyx - 

“Per me l’hairstyling è più di un lavoro, è la mia passione assoluta, di cui adoro anche il lato sociale. Quindi dover avere un break così lungo è stato estremamente difficoltoso dal punto di vista psicologico, ho provato a usare questo break dalla mia vita in salone come qualcosa di positivo e ho dedicato molto tempo alla formazione online per migliorare le mie capacità e per essere pronta a dedicarmi a pieno alle chiome delle mie amate clienti. Ad ogni modo non vedo l’ora di tornare dietro la sedia, come lo vogliono tutti, anche se sono un po’ in ansia per i grandi cambiamenti che dovranno esserci e credo che ci vorrà del tempo prima che stylist e clienti si abituino a questa nuova normalità.

É importante però tener presente che dopo 4 mesi, il normale ritocco alle radici diviene una correzione del colore e il primo trattamento può essere un po’ più lungo e costare un po’ di più del previsto ma, niente paura, la vostra stylist farà tornare i vostri capelli bellissimi come lo erano prima del lockdown.

Ricordate anche di essere pazienti e comprensivi se dovrete attendere un po’ mentre lo stylist sanifica e prepara la postazione, ma ricordate che questo è necessario per tenervi il più al sicuro possibile.”

 

Ricky Walters -  

Abbiamo chiesto a Ricky Walters, il proprietario di Salon 64 a Soho, come si è sentito a proposito della riapertura dei saloni, cosa ha significato per lui il lockdown e in che modo ha gestito i clienti durante questo folle e impegnativo periodo…

“Non vedo l’ora di riaprire le porte di SALON64! Sebbene aver avuto un momento di break durante il lockdown è stato bello, mi manca l’elettrizzante brusìo del nostro salone a Soho.

Abbiamo organizzato tutto nei minimi dettagli per assicurare la completa sicurezza per i nostri clienti. A partire dalle visiere e mascherine brandizzate. Pannelli tra ogni postazione e addirittura bicchieri monouso per il nostro bar per continuare a lavorare in modo del tutto sicuro.

Con così tanti sforzi nell’organizzazione della giornata lavorativa tutto quello che devono fare i nostri clienti per darci una mano è mostrare il loro supporto e la loro comprensione.”

 

Shelley Sumner - 

“Come hairstylist freelance io, come molti altri, ho dovuto affrontare varie emozioni durante il lockdown. Ovviamente è normale preoccuparsi e sentirsi come se tutto quello che si è costruito si stia dissolvendo ma questo non è il caso. Ho dovuto ricordare a me stesso che questa circostanza inusuale è sotto alcuni aspetti positiva, ci ha permesso infatti di riflettere su cosa stiamo facendo, quali sono i nostri prossimi step e di trascorrere un po’ del nostro prezioso tempo a prepararci alla riapertura di saloni e studio.

Man mano che ci avviciniamo al 4 luglio non dimentichiamoci i lati positivi, le dirette Live Streaming che abbiamo visto sui social media e la quantità di gin che abbiamo buttato giù incamminandoci verso tempi ignoti! Ora speriamo solo che quelle colorazioni fai da te non siano così difficili da correggere e che non abbiamo dimenticato i nostri training sul colore.

Buona fortuna a tutti e non dimenticate di prepararvi il pranzo!

 

Rikki Thomas - 

Come ti senti a proposito della riapertura dei saloni?
“Il giorno che tornerò a lavoro, il 4 luglio, saranno 16 settimane che non metto piede dentro al salone. Questo è il periodo più lungo trascorso senza lo styling dei capelli in 11 anni di carriera, mi è davvero mancato. Ovviamente le cose saranno un po’ diverse e a tal riguardo sono un po’ in ansia, ma niente mi rende più elettrizzato dell’idea di tornare in salone con il mio team a fare quello che adoro. “

Cosa ha significato il lockdown per te?
“L’improvvisa perdita di una routine ben strutturata è stata difficile da gestire all’inizio. Ad ogni modo, a me il lockdown ha dato il tempo per riflettere su me stessa e utilizzarlo in modo produttivo. Ho partecipato quindi a 8 diversi training online sul taglio e sullo styling che ho trovato fantastici. In un settore che è costantemente in evoluzione, se c’è un lato positivo da trovare nel lockdown è sicuramente il poter investire sulla propria formazione.”

I clienti come possono aiutare gli stylist durante questo periodo così impegnativo?
“La sicurezza dei nostri clienti e del nostro staff è la nostra maggiore priorità. Chiediamo ai clienti di arrivare da soli ai loro appuntamenti e puntuali in modo da evitare assembramenti, di prenotare gli appuntamenti online o per telefono, di pagare con la carta di credito dove possibile, di lavarsi le mani al loro arrivo e di indossare i dispositivi di sicurezza per tutta la durata dei trattamenti.”

 

Ashleigh Hodges-

Sono davvero elettrizzata all’idea della riapertura dei saloni e di rivedere le mie clienti. Il lockdown è stato davvero come le montagne russe ma mi è piaciuta la vita più lenta e l’atmosfera comunitaria che ne è derivata. Sono sicura che tutti saranno ansiosi di avere di nuovo dei capelli meravigliosi. I clienti dovranno capire che si tratta di un’esperienza totalmente nuova sia per noi che per loro, e che tutti stiamo facendo del nostro meglio durante questo periodo folle. Assicurati di seguire le regole stabilite dal tuo salone di fiducia e di essere gentile con il tuo stylist perché probabilmente sarà nervoso di tornare “Nel mondo reale” come lo sei tu.


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